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Il muro

  Ogni mattina, aprendo il balcone delle camere, l’impressione è quella di trovarsi dentro un carcere di massima sicurezza. Il sole non sorge mai prima delle dieci e anche d’estate scende oltre l’orizzonte due ore prima del normale. La casa della famiglia Tesser è letteralmente circondata da un muro grigio, alto quattro metri, che separa il giardino dalla Superstrada Pedemontana Veneta, il nastro d’asfalto che sta tagliando in due la pianura trevigiana. L’effetto visivo di queste barriere fonoassorbenti, in cemento armato, lunghe centinaia di metri, è in tutti i sensi assordante. Un caso limite, certamente, frutto probabilmente di una frettolosa trattativa mai giunta a compimento tra l’impresa di costruzioni e questa famiglia che si è trovata, nel breve volgere di pochi mesi, la propria abitazione…

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